In ciò consiste il limite e il difetto dell'attuale divulgazione, e non di rado dell'impostazione dello studio da parte di alcuni autori, preoccupati di andare incontro al lettore, il che è destinato a creare l'illusione iniziale di poter trarre immediato profitto dalle informazioni assimilate.
Quale sarà dunque l'atteggiamento di chi si accinge ad effettuare le previsioni del suo o dell'altrui tempo? Dapprima cercherà di selezionare i dati principali, giungendo per lo più alla conclusione che gli elementi in sue mani non siano sufficienti; quindi si adoprerà per incamerare maggiori indicazioni, frutto delle applicazioni tecniche più disparate.
Come prima conseguenza si troverà a dover considerare ed associare una miriade di informazioni coesistenti, possibili ed ipotetiche, senza poter sempre distinguere con immediatezza la diversa profondità di campo cui ciascuna si estende, o semplicemente l'importanza e collocazione variabili di ogni dato in relazione alla formula da cui deriva ed alla finalità cui viene applicato.
Inoltre l'avvicendarsi delle combinazioni planetarie, che sfumano in continuazione una nell'altra ad es. nei TRANSITI, rende praticamente inutile disporre di dati sommari o troppo selezionati, laddove Aspetti a rapida configurazione (e scomparsa) possono far scattare meccanismi importanti e tuttavia passare inosservati al momento utile, nel dispiegarsi della casistica. É una sindrome tipica, alla quale forse la presenza degli stessi influssi non è del tutto estranea.
In ogni caso, per ottenere tutto ciò dovrà ricorrere a specifici supporti.